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Voices - Recensione

Competizioni, concorsi, nemici che diventano amici e un catalogo di personaggi sui generis: Voices, commedia musicale su come inseguire i propri sogni e andare oltre le apparenze, non colpisce nel segno

No, questo film non ammette sfumature. Se siete tra gli adoratori di commedie come Bring It On, serie televisive come Glee (anzi, se di quest'ultimo siete dei veri e propri appassionati), allora Voices fa per voi. Per chi invece leggermente si discosta da tutto quell'universo americanoide a cui tanto piace mixare nerd, musica, canzonette pop, balletti estemporanei, personaggi fintamente strambi e cornicette fatte da storie d'amore più che prevedibili, questa pellicola risulterà insopportabile.
Becca, la protagonista, è una ragazza che sogna di fare la dj. Il padre però non è d'accordo, e prima di darle il benestare per la sua futura carriera, tenta di farle intraprendere la strada del college. Ma c'è di più: per guadagnarsi il consenso del genitore, Becca dovrà anche tentare di vivere la vita del campus, socializzando ed entrando a far parte di un club. Quale migliore occasione per aderire ad un club femminile di canto a cappella, anni luce lontano dal mondo di Becca, ma nel quale incredibilmente la ragazza si troverà inserita e accolta?
Il dipanarsi della trama dice ben poco. Immaginate competizioni, concorsi, nemici che diventano amici e un catalogo di personaggi sui generis buttati là per 'arricchire' il divertimento del pubblico (l'orientale, la nerd, l'omosessuale, la grassona, la ninfomane, la perfettina…).
Forse però è il caso di fare molteplici considerazioni: Voices prevede l'indirizzo ad un target di giovanissimi. I soli probabilmente davvero in grado di apprezzare i tempi comici, le situation-comedy della - solita - vita collegiale degli americani e i milioni di discorsi su come inseguire i propri sogni e andare oltre le apparenze.

Il tentativo di accorpare questo film a 'cult' di genere come Mean Girls purtroppo non raggiunge il successo sperato, e il fatto che il primo lungometraggio di Jason Moore sia stato un successo di pubblico in quel degli States la dice lunga sul gap culturale che potrebbe provocare sul nostro pubblico di giovani. Forse però si salveranno i giovanissimi, grazie anche alla presenza di protagoniste femminili sulla cresta dell'onda come Anna Kendrick (già eroina in Twilight) e Rebel Wilson (Le amiche della sposa, The Wedding Party).

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