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I Croods

Un cartoon sorprendente ed inedito per la Dreamworks Animation, che sfida ancora una volta il colosso della 'lampadina'

L’eterna lotta a colpi di film d’animazione fra la Pixar e la DreamWorks Animation, dove la prima anche quest’anno ha confermato l’indiscutibile supremazia sulla CGI (computer generated imagery) vincendo l'Oscar al miglior film d'animazione con Ribelle - The Brave, è una competizione che vede, quasi sempre, arrivare per seconda proprio la Dreamworks. Ma con I Croods, come fu nel 2010 con Dragon Trainer e ancora prima nel 2001 con Shrek, lo studio cinematografico nato dalla Pacific Data Images, e resosi indipendente nel 2004, sfodera un’arma assolutamente vincente con uno dei suoi film migliori.
I Croods è una pellicola divertente come poche, ma soprattutto è la componente visiva a sbalordire durante la visione. Un’avventura ambientata nella preistoria, dove seguiamo una deliziosa famiglia 'sfrattata' dalla propria caverna in seguito alla sua distruzione. Comincia così un viaggio alla ricerca di un nuovo posto dove vivere lontano dai pericoli, durante il quale faremo la conoscenza di paesaggi mozzafiato e di creature fantastiche; la meta forse condurrà ciascuno dei Croods alla scoperta di una diversa consapevolezza nelle proprie capacità.
Diretto da Chris Sanders (che ha giocato in casa facendo la regia del sopracitato Dragon Trainer, ma ha iniziato la carriera con Lilo & Stitch nella concorrente Walt Disney) e Kirk De Micco (al suo secondo lungometraggio dopo Space Chimps), il film è costruito su un ritmo serrato e giocato su un umorismo raffinato ma spassoso, che lascia poco spazio per riprendersi dalle risate. Metaforicamente parlando il film è una sorta di parabola catartica dove ogni componente della famiglia rappresenta un carattere ben definito, ognuno alle prese con la costante messa in pericolo della propria vita, dove la parola sopravvivenza è l’obiettivo principale. Ad esempio Grug, il patriarca, non crede che il coraggio serva alla sopravvivenza, anzi, è convinto che porti solo guai, tanto da passare la maggior parte del tempo all’interno della propria caverna senza mai uscire se non per procacciarsi il cibo. Di tutt’altro avviso, ovviamente, la figlia adolescente Hip, la quale vede la sua vita scorrere in maniera monotona, dove ogni giorno è uguale all’altro. La ragazza vorrebbe infatti, più di ogni altra cosa, confrontarsi con il mondo esterno. Il viaggio diventa per la famiglia Croods l’occasione attraverso la quale si aziona il meccanismo del cambiamento interiore.

Il 3D, ancora difficilmente digeribile nella maggior parte dei casi, qui aiuta nella completa immersione in un mondo meraviglioso e fantastico.

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