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Silent Hill: Revelation 3D

Una immagine tratta da Silent Hill: RevelationIl videogioco orrorifico della Konami (ri)diventa film, in un mix di tensione e angoscia: Silent Hill: Revelation in 3D è un viaggio onirico nelle paure più profonde del nostro inconscio. Survival horror di grande impatto, ma con uso innocuo della stereoscopia

Può un videogame incutere terrore? Secondo i creatori giapponesi di Silent Hill, sì. Ed è proprio al terzo capitolo del gioco (Silenti Hill 3) che l’omonimo film, scritto e diretto da Michael J. Bassett, si ispira.
Silent Hill: Revelation 3D è un vero omaggio ai videogame horror ed è inoltre il seguito della pellicola del 2006 che ha dato il via alla saga cinematografica tratta dal celebre gioco di casa Konami. In questo caso, però, nell’idea del sequel c’era già l’intenzione di andare oltre e provare a conciliare la tensione tipica del videogioco e la paura che si prova stando seduti su una poltrona del cinema davanti a un horror.
Si parte dalla storia di Heather Mason (interpretata da Adelaide Clemens, giovane attrice scelta proprio per la straordinaria somiglianza con la protagonista del gioco), una ragazza che vive tormentata da incubi continui, tutti legati alla misteriosa città di Silent Hill. Nonostante le sia stato detto di non provare mai ad andarci, decisa a far luce sulla scomparsa del padre, arriva nella città fantasma e qui scopre le sue vere origini...
I primi minuti sono carichi di angoscia, con un ritmo che non spezza mai e il terrore sempre dietro l’angolo. Ma, paradossalmente, sono più terrificanti i momenti vissuti dalla protagonista nel mondo reale, rispetto all’arrivo vero e proprio nella città da incubo. La scuola che Heather frequenta, il centro commerciale della cittadina in cui vive e persino il luna park diventano posti inquietanti. Silent Hill è, sì, un luogo oscuro, deserto, ma non più inquietante della quotidianità dei protagonisti. Anzi, nella seconda parte del film, l’angoscia cede completamente il posto all’azione, quella tipica del videogioco.

Il film è sicuramente di grande impatto verso il pubblico, anche se il 3D non rappresenta un arricchimento; forse per il fatto che l’oscurità è uno degli aspetti fondamentali della storia e l’effetto dato dagli occhialini non rende giustizia alle spettacolari immagini. In ogni caso, se volete scoprire cosa vi riserva l’ultimo livello di questo avvincente gioco, indossate gli occhialini. Ritroverete tutte le creature che hanno reso famoso il videogioco: Testa a Piramide, la Creatura manichino a forma di ragno, le Infermiere.

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