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Transformers 3

La loncadina di Transformers 3Nuovo round della lotta tra i buoni Autobot ed i cattivi Decepticon, due specie aliene che si contendono le sorti dell’umanità. Alla sua terza puntata della saga con protagonisti i robot della Hasbro, il regista Michael Bay ripropone in 3D gli ingredienti che hanno decretato il successo del franchise: azione, humour e sentimenti
Gli Autobot e le autorità statunitensi hanno stretto una solida alleanza per proteggere l’umanità dai temibili Decepticon e preservare la pace sulla Terra. Ma la scoperta di un importante segreto legato ad un misterioso impatto lunare avvenuto negli anni Sessanta minaccia di scatenare una nuova guerra tra gli Autobot ed i Decepticon. Optimus Prime ed i suoi fedeli Autobot sono così costretti a tornare in azione per controllare le mosse dei Decepticon che, decisi a vendicare l’ultima sconfitta subita ed a conquistare la Terra, hanno una brutta sorpresa in serbo per i loro acerrimi nemici. Ancora una volta Sam Witwicky, un neolaureto alla disperata ricerca di un impiego, perdutamente innamorato di una ragazza avvenente con cui intrattiene una relazione, accorre in aiuto dei suoi amici Autobot. Le cose si mettono male e, in men che non si dica, l’umanità si troverà coinvolta in una guerra di dimensioni apocalittiche.

Dopo un mediocre secondo capitolo, il pomposo regista Michael Bay, esperto di blockbuster con budget stratosferici, cerca di riattivare gli Autobot ed i Decepticon, i mitici robot di culto ideati dalla Hasbro, in Transformers 3, kolossal catastrofico e ‘fracassone’ rivolto ai teenager che è un mix esplosivo di azione, humour e buoni sentimenti. Basato sulla concitazione dell’azione, il film è, da un punto di vista prettamente spettacolare, travolgente, sia che lo vediamo sotto il profilo degli artefatti visivi (senza dubbio, per accuratezza e realismo, eccezionali), sia per i movimenti della macchina da presa che dà a molte sequenze un effetto verità piuttosto trascinante (grazie anche alla scelta di Bay di realizzare il film interamente in 3D). Peccato però che il tripudio di scene mirabolanti non basti ad evitare la sensazione di trovarsi di fronte ad uno spettacolo fine a se stesso.
Una scena del filmTutto Transformers 3 è girato con stacchi veloci su camera a spalla freneticamente in movimento come nel vivo dello scontro la squadra di soldati americani capitanata da Shia LaBeouf/Sam Witwicky, vero ago della bilancia nella lotta tra i buoni Autobot ed i cattivi Decepticon. Più che fantascienza, quasi una pellicola di guerra tra strade dissestate e palazzi abbandonati in una Chicago (location principale del film) messa a ferro e fuoco dai cattivi Decepticon. Sotto la patina fantascientifica emerge quello che è un vero trionfo della volontà dello spirito guerriero americano. La prima parte è piacevole: c’è un forte realismo della messa in scena (i combattimenti sembrano ‘concreti’). Poi il tracollo: nella seconda parte sorgono problemi di scarsa misura e di ritmo, i dialoghi precipitano nella banalità e la retorica militarista prende il sopravvento.
Risultato: un film che si lascia vedere dall’inizio alla fine senza mai annoiare, ma vuoto, privo di senso cinematografico e di spessore umano, con un cast non ben assortito (poco e male utilizzati attori del calibro di Frances McDormand e John Malkovich). Consigliato solo a chi cerca un intrattenimento ‘leggero’.

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