Viaggio continuamente nel tempo e nello spazio per placare un'irresistibile sete di film. Con la voglia di raccontare qualche tappa di questo dolce naufragar nel mare della settima arte.
Conversazione con Mark Cousins, membro della giuria di Orizzonti alla 74esima Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica. Dall'esperienza a Venezia al lavoro come regista, dal cinema del passato a quello del futuro
Riuscita commedia lieve e scanzonata costruita sul rapporto zio-nipote. Una strana coppia che regala risate piene soprattutto nella prima parte, perdendo un po' di smalto soltanto verso la fine, quando le gag che tengono in piedi la narrazione si fanno più forzate e meno brillanti
Nobuhiro Yamashita porta sul grande schermo una storia d'amore disfunzionale raccontandola con minimalismo, sensibilità e il solito sguardo attento e affettuoso verso i personaggi. Ai quali danno spessore le ottime prove di Joe Odagiri e di Yu Aoi
"Mi piace trattare tante problematiche, ma in maniera pop": Eiji Uchida ci parla del suo ultimo lavoro, Love and Other Cults, presentato in anteprima mondiale al Far East Film Festival 19. Un film che racconta una storia di provincia su una gioventù senza molte prospettive
Abbiamo incontrato a Udine la popolare attrice e cantante giapponese in occasione dell’anteprima mondiale di Hirugao - Love Affairs in the Afternoon, il film di Hiroshi Nishitani che la vede protagonista, al fianco di Takumi Saito, nel ruolo di una donna alla prese con un amore travagliato
Il talento di Jessica Chastain, protagonista assoluta del film, non basta a sollevare dalla mediocrità un thriller politico che prova a raccontare il mondo delle lobby. Colpa di personaggi secondari prevedibili e di uno sviluppo narrativo piatto, didascalico ed eccessivamente verboso
Al suo esordio Kei Ishikawa dimostra una maturità registica sorprendente. Porta sul grande schermo con grande eleganza un dramma con la struttura di un thriller dall'articolato intreccio narrativo che scava nell'oscurità della società giapponese
Uno dei più film più controversi della 73esima Mostra del cinema di Venezia. Il regista messicano Amat Escalante tenta di combinare l’interesse verso i temi sociali, tipici del suo cinema fino a questo lavoro, con elementi thriller, horror e di fantascienza. Tentativo coraggioso, ambizioso, ma non abbastanza calibrato. E così il film finisce per mancare della giusta osmosi tra i generi nei quali spazia e le riflessioni che sembra portare avanti
Attraverso il fenomeno del turismo della caccia grossa in Africa il regista austriaco continua la sua implacabile osservazione della natura umana. Con il solito sguardo grottesco e disturbante che divide. Cinema che per i detrattori è soltanto altezzoso, inutile e compiaciuto. Per i fan (chi scrive tra questi) un lucido pugno allo stomaco. Forse in questo caso meno efficace di altre volte, ma sempre preparato con maestria
Dopo Faulkner e McCarthy, il sempre più sorprendente James Franco porta sul grande schermo un libro di Steinbeck. Un'opera che segna un punto di svolta nel suo approccio interessante, ma non sempre calibrato, alla grande letteratura americana. Il suo miglior film. Coinvolgente, emozionante, politico