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Bisio for President!

Claudio Bisio è il protagonista di Benvenuto Presidente!, il film di Riccardo Milani in uscita dal 21 marzo, che racconta, senza arzigogoli, vizi e corruzioni dei politici italiani. "Un progetto nato tre anni fa, quando Grillo era un collega e il Papa stava bene", ci dice l'attore

Era presente il cast al completo, alla presentazione dell’ultimo film di Riccardo Milani, Benvenuto Presidente!. Abbiamo intervistato il regista e i protagonisti Claudio Bisio e Kasia Smutniak, i quali ci hanno raccontato la storia di questo film dal significato molto attuale.

Il protagonista è una persona come tante, che sa nulla di politica, ma si trova a capo del governo. C’è addirittura un riferimento all’elezione del nuovo Papa: siete stati profetici?
Riccardo Milani: Non si tratta di profezie. Volevo raccontare un argomento che mi sta molto a cuore. Da cittadino ritengo che chi sta in politica si debba assumere delle responsabilità e continuo ad avere piena fiducia nell’istituzione del Parlamento, nonostante viviamo in un Paese diviso in 2: chi rispetta le regole e chi le aggira.
Claudio Bisio: Questo film racconta una favola, non è un film realistico o politico. Non volevamo inseguire la realtà, ma distaccarcene il più possibile.

Ci sono riferimenti al fenomeno di Grillo e dei 'grillini'?
C.B.: Questo progetto è nato tre anni fa, quando Grillo era un collega e il Papa stava bene. Il nostro intento era creare una commedia leggera e basta.
R.M.: Nessun riferimento particolare. Sicuramente i temi sono attuali e devo dire che sono contento quando sento parlare di legalità, ma sento un gran fetore quando si vogliono mandare a casa i partiti politici.

Quali difficoltà avete avuto nel girare le scene a Montecitorio?
C.B.: In teoria non ci sarebbe dovuto essere nessuno al di fuori della troupe. Ci hanno dato i permessi dal 3 al 6 gennaio, periodo di chiusura natalizia in cui anche le visite delle scolaresche sono sospese. Invece, con l’avvicinarsi delle elezioni, non erano pochi i politici (di cui non faccio i nomi!) che, ignari delle riprese, guardavano con sospetto ai volti sconosciuti delle comparse che occupavano i seggi del Parlamento.

Kasia Smutniak, com’è stato interpretare il ruolo di una donna tutta d’un pezzo, ligia alle regole, che a un certo punto si mette a cantare l’inno di Che Guevara?
Kasia Smutniak: Non so cosa possa accadere mentre si recita. Pur avendo un copione scritto, succedono delle cose che io stessa non riesco a spiegarmi!

E il rapporto con Bisio com’è stato?
K.S.: Spesso è stato difficile non scoppiare a ridere durante le riprese! Claudio è un attore comico incredibile, quando improvvisava dovevo essere in grado di stargli dietro e di assecondarlo nel suo estro creativo.
C.B.: Lavorare con Kasia è stata una piacevole sorpresa. Tranne quando in una scena d’amore un po’ violenta, mi ha letteralmente infilato un dito in un occhio, lasciandomi per qualche giorno con un bel livido!

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