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A Simple Life

  Deannie YipDeannie Yip e Andy Lau coppia commovente nel nuovo film di Ann Hui, Una vita semplice

Chung Chun-Tao, detta Ah Tao, è la domestica di una ricca famiglia di Hong Kong. Ha cresciuto e ha badato al loro figlio maschio, Roger, e ancor oggi, che il giovane, dopo il trasferimento dei suoi familiari in California, è diventato uomo e un famoso e stimato produttore cinematografico, lo riempie di preziose cure.

Ah Tao, però, è molto anziana e un giorno è colpita da un ictus. Dopo la degenza in ospedale si convince di non essere più in grado di badare a sé stessa e a Roger, tanto da chiedergli il ricovero in una casa di riposo. Qui l'anziana donna vive una seconda vita; con nuova gioia si lascia coinvolgere dalla vita sociale offertale dal personale di servizio e dagli altri ospiti della struttura. Anche Roger è pervaso da un nuovo entusiasmo che lo conduce ad avvicinarsi maggiormente ai bisogni, alle  necessità e all'esistenza di Ah Tao. L'affetto e la comprensione, però, non bastano per affievolire o debellare i malanni fisici della vecchiaia.

Nonostante ciò che si possa pensare A Simple Life non affronta il tema della vecchiaia, le sue problematiche o la contrapposizione tra la vita e la morte. Ann Hui, la regista, ha voluto raccontare una storia vera che parla di rapporti umani, di intersezioni di essere umani, di importanza del valore dello scambio reciproco tra le persone.
Roger e Ah Tao sono uniti da un legame che travalica l'aspetto lavorativo in quanto la donna è la domestica dell'uomo. Se all'inizio può apparire così, mentre la pellicola espone la storia, si comprende come i due siano complementari, uniti da una profonda intesa, dalla reciproca voglia di stare insieme. Un'immagine del filmL'evento scatenante è sicuramente la malattia della donna a cui si associa la lontananza forzata che non li separa, ma li unisce ancor più, proprio perché distanti.
I protagonisti in questa fase sembrano pervasi da una nuova linfa vitale; Roger da uomo freddo e distante dalle emozioni, non avvezzo alle gioie della vita, diventa il centro nevralgico delle emozioni di Ah Tao, che in casa di riposo comprende quanto è importante vivere in mezzo alle persone, dopo una vita condotta in una sola casa. Tale processo evolutivo non è repentino, non subisce uno stacco improvviso, ma, essendo il risultato di tanti piccoli elementi narrativi, episodi, emozioni, si costruisce pian piano e risulta vivo, reale, rendendo il film convincente.
In questo risiede la chiave del film. Ann Hui ha voluto raccontare una storia vera, così come è andata, in modo reale, studiando come due persone di Hong Kong possono vivere le loro emozioni: Non ci sono scene di affetto esagerato, di patetismo indotto, di lacrimose azioni, ma il controllo, la linearità, il bilanciamento.
La recitazione degli attori è calibrata, è tenuta dalle redini della credibilità; la regia non eccede in lirismi, ma si limita a raccontare con semplicità, a esporre una vicenda che può capitare e chiunque. Il film, quindi, proprio perché controllato, non ha momenti in cui la tensione emotiva cala, ma mantiene sempre vivo l'interesse dello spettatore.
A Simple Life è una storia vera, raccontata in modo reale che innalza, oltre l'individualismo generale della società d'oggi, le emozioni provate ancora dall'uomo verso i suoi simili.

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